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SET
L’Auditorium Antonio Vivaldi, appena inaugurato alla Biblioteca Nazionale di Torino, è l’ultimo arrivato nella lista torinese. Chiuso per una ristrutturazione, finanziata dalla Compagnia di San Paolo con un contributo di 470mila euro, si presenta adesso fortemente rinnovato, con nuovi strumenti tecnologici e nuovi accorgimenti architettonici, che lo rendono uno spazio duttile, “non solo dedicato alla musica, ma con l’ambizione di diventare sede delle tante attività che Torino sa offrire” secondo le parole del presidente della Compagnia di San Paolo Luca Remmert.
L’auditorium ha un aspetto caldo e moderno e si presenta come una struttura architettonica indipendente, negli spazi barocchi di quelle che furono le scuderie di Palazzo Carignano. Il progetto è stato disegnato e realizzato dall’Officina delle Idee di Diego Giachello. L’ingresso avviene da piazza Carlo Alberto, così da rendere l’Auditorium autonomo dalla Biblioteca Nazionale; per entrare nella sala ci sono due rampe, una curvilinea, di circa 24 metri, e l’altra lineare di 10 metri; entrambe hanno un’illuminazione a pavimento. La platea arriva a ospitare 198 sedute, che sono mobili, superando l’idea dell’auditorium con poltroncine fisse e adattando il numero di spettatori alle esigenze del momento. Per garantire ovunque una buona acustica è stato adottato un impianto di diffusione, che permette un alto grado di uniformità del suono. Tutti gli strumenti tecnologici disponibili sono all’avanguardia, dalla sala video al palcoscenico, dai tavoli dei relatori, attrezzati per interagire con la sala regia e utilizzare le risorse informatiche sia sul videoproiettore che sull’impianto audio, al proiettore, che, grazie a una particolare lente a specchio, permette di raggiungere la superficie di proiezione necessaria senza sospendere niente sul pubblico.
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